Un cammino lungo 28 anni. L’ergastolo ostativo e il reinserimento nella lettera di Angelo
A scrivere questo contributo sono quattro mani, quelle di Angelo Moscato, detenuto nel reparto di Alta Sicurezza del carcere di Parma, e Luisa Di Bagno, tutor universitaria nel carcere di Rebibbia. Raccontano il raggiungimento di un traguardo, quello della laurea magistrale in Giornalismo e cultura editoriale, connotato dai limiti e dai filtri che il contesto […]
Tossicodipendenza e carcere. La necessità di garantire «un continuum tra un prima e un dopo»
Rispetto al problema tossicodipendenza e carcere, Anna Pilato, assistente sociale al Ser.D di Frosinone che lavora da più di 20 anni all’interno delle strutture detentive, ci ha offerto una panoramica ampia e dettagliata sulla questione, soffermandosi sul rischio e sull’incidenza della recidiva e mettendo a confronto i possibili percorsi che una persona tossicodipendente e detenuta […]
Carcere e studio. «Avevo la sensazione di sentirmi altrove, non più in carcere»
Dopo aver affrontato il tema dello studio in carcere con una tutor universitaria, abbiamo scelto di pubblicare la testimonianza di Roberto Pecci, persona detenuta presso la Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso. È iscritto al corso di laurea in Beni Culturali e presto discuterà la sua tesi di laurea in Drammaturgia Antica. A Roberto abbiamo […]
“Sofia aveva lunghi capelli”, un romanzo dal carcere. Dialogo con l’autore Giuseppe Perrone
Sofia aveva lunghi capelli è un romanzo, edito da Castelvecchi, fatto di parole scelte. Sono carezze in fronte che tagliano come l’umiliazione che si prova quando a rivolgertele è la persona che dovrebbe riceverle. L’autore del romanzo è Giuseppe Perrone, persona detenuta dal 1992, attualmente nella Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso. Tratto da una […]
Reinserimento sociale. Reti di intervento e percorsi individuali
Raccontando il carcere nel corso di questi mesi abbiamo tentato di renderlo tangibile contrastando la smaterializzazione dei vissuti. Abbiamo dato voce a chi anima questi luoghi provando a superare la spersonalizzazione intrinseca alle strutture di contenimento, che a loro modo cancellano tracce di vita eccedente. Il diritto alla salute, il fine pena mai, il modello […]
Università in carcere. Vivere le persone che abitano gli istituti di pena
“Se non questo carcere, allora quale?” è la domanda che ha aperto il nostro racconto della realtà penitenziaria in Italia. Un filo ha stretto intorno a un unico centro tutte le storie e le interviste: il riconoscimento della persona, il diritto all’esercizio della sua essenza, al di là del reato commesso. Il riconoscimento di una […]
Processi mediatici. Spettacolarizzazione del dolore e rimozione della complessità
Il mondo nel quale viviamo sembra avere un bisogno estremo di parole. Lo strumento potente della rete assicura la possibilità di esprimere un’opinione sugli argomenti più disparati, mentre i reality show che popolano i palinsesti televisivi donano al pubblico l’illusione di poter osservare dal buco della serratura l’intimità di personaggi, come si suol dire, già […]
Carcere. Ricostruire un benessere a partire dal rapporto con la propria corporeità, Mauro Palma
L’intervento di Mauro Palma, Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, durante il convegno del 23 marzo a tema carcere e reinserimento, tra i numerosi spunti di riflessione ha posto l’accento su un dettaglio: la conversione dell’atteggiamento trattamentale in atteggiamento di orientamento, nella misura in cui l’orientamento – pur prevedendo il controllo […]
«Non è possibile fare politica senza entrare in carcere», Alessandro Capriccioli
Tre metri quadri racconta le cose piccole, vere, reali, che scandiscono la quotidianità delle persone detenute. L’essenza minuziosa del carcere. La sua intrusività. Quella capacità di rimanere incastrato sotto la pelle anche quando hai la libertà di entrarne e uscirne da visitatore. Quella di Alessandro Capriccioli, consigliere regionale per il Lazio, è la voce narrante […]
La condizione dei detenuti e delle detenute transgender in carcere
Se la società fatica a concepire le persone transessuali e transgender come soggettività degne di riconoscimento, è interessante indagare il modo in cui tutto questo si traduce all’interno delle carceri. Le persone transgender esperiscono un conflitto tra il genere che viene loro assegnato alla nascita e il genere al quale sentono di appartenere. Questa condizione, […]
Reinserimento sociale. «In carcere il tempo rotto o il tempo sano è un tempo identico», Marta Bonafoni
Al convegno dello scorso 23 marzo, Detenzione e reinserimento sociale. Diritto allo studio, diritto al lavoro, svolto presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Roma Tor Vergata, la questione che spontaneamente ha accumunato molti dei contributi è stata il tempo. Un tempo che ha necessità di essere riempito di senso, di significato. Un tempo […]
Detenzione e reinserimento sociale. Spezzare la cristallizzazione di un tempo giudicante
Il tempo è polvere. Piccoli granelli nell’aria respirati e spostati, mossi dalle decisioni di chi li attraversa. Per quanto inafferrabile, il tempo fissa, a volte inchioda. Rende vitree esistenze che rimangono in movimento. Cristallizza i pregiudizi: quelle convinzioni stereotipate che emergono sempre uguali in maniera ciclica, soprattutto rispetto a contesti sociali come il carcere e […]
«Consentite il ricongiungimento familiare a tutte le persone di nazionalità ucraina e russa detenute nelle galere italiane». L’appello di due persone detenute
Il contributo, risalente a fine febbraio, di Fabio Falbo e Giuseppe Perrone, persone detenute presso la Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso, riflette con tono diretto e intimo sulla guerra russo ucraina, sottolineando una questione che, tra le tante sollevate, non ha ancora trovato spazio nel dibattito pubblico: il ricongiungimento familiare delle persone di origine […]
Carcere e diritto alla sessualità. Il vuoto legislativo come scelta politica
Parlare di carcere e diritto alla sessualità suggerisce un inevitabile rimando al corpo. Il carcere, lungi dall’essere intrinseco alla società, è un prodotto culturale concepito nel tentativo di immaginare pene più umane, come si usa dire, e la sua comparsa implica un’idea di punizione nei termini di rappresentazione simbolica: non è più possibile essere testimoni […]
Carcere e fine pena mai. «Se non fossi cosciente di avere un passato non potrei nemmeno dire di essere vivo»
«Se è vero che il destino di un uomo è segnato ancora prima di nascere, è anche vero che nel tempo ognuno cambia come vuole. Chi vive nel tormento, chi nella speranza e chi nell’illusione. Io vivo nei miei giorni, nei ricordi di allora, quei ricordi che rimangono impressi nella nostra memoria e che ci […]