Senza bordi

Senza bordi da quando ho smesso di innaffiare radici già fradice. Senza bordi nel vuoto d’aria, estranea e stantia dell’altro. Senza bordi nell’infrangersi della certezza sopra il vetro sudicio delle consapevolezze. Impronte e graffi, reduce del fallimento. Fuori dalla favola del tutto passa, perché tutto invece resta. Nella ricerca di un’identità sul fondo di occhi […]
Vivere sottopelle

Mia madre abita qualche centimetro sotto la mia pelle, nelle dimensioni opache della me più inetta e volubile, nel richiamo viscerale a cui mi obbliga il dolore. Nel tenore frammentario degli attimi felici.Mia madre sono io memore e corda di violino, secca come panni al sole, piena delle parole che restano solo per me. È il […]
Considerazioni su mia madre. Il peccato originale di essere estranei nel corpo altrui

Considerazioni su mia madre nasce dalle urla notturne dell’inconscio. Dalla forza dirompente dei simboli che erodono il pudore, mentre disegnano l’astronomia della paura. Nel sogno una lettera, la ricerca della verità dell’Altro che esplode sulla carta, l’acqua versata sulle pagine che minaccia di lavare via le parole destinate all’incontro. Considerazioni su mia madre, l’unica frase […]